sabato 15 giugno 2013

Elio e le Storie Tese, nel 1996, presentarono al Festival di San Remo la canzone "La terra dei cachi".

Grazie a quello che abbiamo riportato da cicloweb.it, possiamo dire di aver trovato la terra dei cachi.

"Si sperava di lasciare sepolto questo 3d tra le vergogne del passato, ma oggi CyclingPro ha pubblicato una notizia che se fosse vera dovrebbe costringere la ministra Josefa Idem ed il neo presidente Coni Malagò a chiedere le dimissioni immediate di Renato Di Rocco.
Quanto CyclingPro ha scoperto è di una gravità inaudita.

http://blog.cyclingpro.it/2013/06/15/under-23-azzurri-antidoping-questo-sconosciuto/

Se vogliamo è la prova definitiva di come l'antidoping venga utilizzata solo di facciata e non per sostanza (chiedo perdono per la cacofonia).
In pratica la Fci di Di Rocco ha affidato l'organizzazione del campionato italiano under 23 a cronometro al fido e ultrademocratico (di partito, ma non nella pratica) Carlo Roscini, presidente del Comitato Regionale Umbro Fci.
Cosa hanno fatto stavolta i baffetti der quartierino?
Una robetta. Il boss del ciclismo nazionale ha fatto organizzare all'amico un campionato italiano con lo sconto, consentendogli di registrare ed omologare la prova come gara regionale (un campionato italiano!).  
Per gli amici questo ed altro.
Il povero organizzatore della Uc Ponte San Giovanni si è trovato a dover organizzare una gara pure contro voglia e con meno atleti partenti, peraltro senza gli stranieri che avrebbe voluto. Ma la società umbra ha dovuto assecondare i voleri del boss del ciclismo umbro, che tutto puote ciò che vuole, dimandando solo all'altro baffo, che tutto gli concede.
Renato Di Rocco ha pertanto concesso tale privilegio all'amico con tanto di sconto sull'antidoping, SAPENDO SCIENTEMENTE CHE LE PROVE ANTIDOPING NON SI SAREBBERO SVOLTE.
Lo scorso anno avvenne una cosa simile, ma almeno a monte i controlli erano previsti in quanto nella settimana trentina gli organizzatori avevano versato tutte le quote per le prove di campionato.
Molti siti parlarono della scandalosa assenza dei controlli.
http://www.ciclismo-online.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1491:campionato-italiano-vincitori-non-controllati-violate-le-norme-antidoping&catid=37:fatti-e-misfatti&Itemid=55
Ne parlò addirittura Tuttobiciweb, che però ha ora rimosso la notizia di allora:
http://forum.cicloweb.it/viewtopic.php?f=2&t=522&start=450#p89551

La prova di campionato italiano 2013 è ora a termini di regolamento antidoping Fci a pena di nullità e l'organo che l'ha omologata (il Giudice Sportivo Nazionale, l'umbro Pietro Natalino Pergolari) si è assunto una responsabilità enorme omologando la gara al di fuori di quanto previsto dal regolamento.
http://www.federciclismo.it/antidoping/documenti07/app_federale_antidoping.pdf

ART. 4
Corse 
Il controllo anti-doping viene effettuato nell’ambito degli eventi inseriti nel TDP nazionale adottato ogni anno dal Consiglio Federale, proposto al Comitato per i Controlli Antidoping del CONI-NADO e deliberato dalla Giunta Nazionale del CONI. 
Esso è obbligatorio: 
- senza eccezioni, nei tentativi di record nazionali: 
- fatto salve cause di forza maggiore indipendenti dalla volontà dell’atleta, nei campionati italiani su strada, fuori strada e pista. Nei campionati italiani che, nello stesso giorno di gara, si articolano in più specialità o per più categorie, le specialità o categorie sottoposte a controllo verranno stabilite tramite sorteggio effettuato il giorno della manifestazione dall’Ispettore Medico (DCO) e dall’ accompagnatore a norma WADA secondo le istruzioni ricevute dal CONI NADO
Inoltre, il controllo anti-doping può essere organizzato in tutte le corse dei calendari nazionale e regionali. 
Corridori 
1) Ai controlli anti-doping effettuati obbligatoriamente in occasione delle corse su strada, fuoristrada e pista valide per l’assegnazione del titolo di Campione d’Italia devono essere sottoposti obbligatoriamente i primi due classificati di ogni specialità e categoria, oltre ad un sorteggiato.
III) Corse a cronometro non incluse nelle corse a tappe 
a) Individuali 
1) I primi due classificati 
2) un corridore estratto a sorte dall’Ispettore Medico (DCO) e dall’Accompagnatore a norma WADA fra i corridori partenti.

Di seguito la prova che la gara di campionato italiano era già a monte gara regionale (Uci 1.19), quindi priva A MONTE della copertura economica per il controllo antidoping obbligatorio:
http://www.federciclismo.it/gare2013/dettagliogara.asp?mcodice=48772

Quale messaggio ha mandato la Federciclismo ai giovani emergenti del nostro ciclismo?
Troppo facile dare addosso ai vecchi arnesi che hanno peccato e continuano a peccare.
Chi li ha educati in quel modo?
C'è un nome e cognome.

E la triste storia continua. Malagò quando darai una bella sguardata su questa federazione allo sfascio?"



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